
Passeggio memorabile per la via, per la compagnia e per il tempo spettacolare. Altaquota (www.altaquotastore.com) è una associazione animata da Massimo con altri accompagnatori, che offre la possibilità di realizzare camminate e arrampicate impegnative e non.
Il 28 agosto 2011, Sandro e Massimo ci hanno permesso di compiere una parte della traversata del Gran Sasso in un senso di marcia non usuale.
Questa è la descrizione fatta da loro dell'itinerario percorso:
Spettacolare ed entusiasmante traversata, tra le più interessanti e suggestive del Gran Sasso; si sviluppa prevalentemente sul filo di cresta, toccando in successione il Torrione Cambi, la vetta Centrale e quella Orientale, con vedute mozzafiato che spaziano repentinamente dal versante sud di Campo Imperatore a quello nord del ghiacciaio del Calderone e ad est con il mare Adriatico sul "mitico" Paretone.
- Dall'Albergo di Campo Imperatore si segue il sentiero che passa per la Sella di M.Aquila, la Sella del Corno Grande e poco sopra il Sassone si devia a destra dove inizia la via ferrata che porta al bivacco Bafile: si aggira l'evidente spigolo SSE scendendo poi nella grande comba del versante est, ed all'inizio della rampa di accesso al bivacco si prende sulla sinistra il canale che porta direttamente alla Forchetta del Calderone 2790m . Si passa sul versante nord, attraversando l'ampio terrazzo che taglia la parete del Cambi e si imbocca il canale-camino fino a raggiungere la forchetta Gualerzi e dopo qualche metro il Torrione Cambi. Tornando indietro si segue la via normale che sul versante sud con passaggi di facile arrampicata esce sulla Vetta Centrale 2893m ; da qui, sul versante del ghiacciaio, segue una delicata ed aerea discesa che conduce alla Forchetta Sivitilli (dove da sud confluisce il canalone Haas Acitelli) e per facili roccette si arriva finalmente alla vetta Orientale 2903m . - DISCESA: Ghiacciaio del Calderone, Passo del Cannone, Sella del Brecciaio, Sella M.Aquila Albergo Campo Imperatore.
La traversata (una parte è segnata in rosso nella foto sopra), in effetti, è stata impegnativa dal momento che non si poteva mai perdere la concentrazione a causa del terreno scivoloso per ghiaia e roccette non sempre stabili, sia per le mani che per i piedi. Grande attenzione dunque, ripagata da vista mozzafiato su strapiombi e panorami infiniti, di cui dò solo qualche idea tramite le foto qui sotto.
Il gruppo era affiatato ed è giunto alla fine dopo circa ore di cammino, 1200 metri di dislivello e 13 chilometri (calcolati con GPS). E' seguita anche una semmi cena a Fonte Cerreto in attesa di uno del gruppo che, nonostante i crampi che lo hanno preso fin dal Torrione Cambi, è arrivato fino alla fine sostenuto da Massimo e altri partecipanti.
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