Romano Guardini, L'opposizione polare. Saggio per una filosofia del concreto vivente, Morcelliana, Brescia 1997 (originale tedesco: 1925), euro 15,00

Guardini_Copertina

 

L'invito a leggere questo interessantissimo di filosofia che riguarda l'uomo concreto è nato da una lettura di un articolo di Salmann, benedettino e teologo, che citava Guardini e l'opposizione polare come chiave interpretativa complessiva della vita dell'uomo concreto.

Trovate nel file allegato in WORD (22 pagine non fitte) una scelta di brani significativi del libro, di cui ne ho evidenziati alcuni che riguardano l'opposizione polare, altri la vita, oltre ad alcune piccole inserzioni mie di spiegazione.

L'opposizione polare è l'indicazione di una sapienza di vita da acquisire come antidoto ai veleni dell'unilateralismo e del pensiero unico, che producono danni in ogni epoca.

Guardini è un moderno come pochi altri che conosco, pur avendo scritto il testo nel 1925 e avendolo considerato solo un abbozzo di pensiero, che non ha potuto trovare una adeguata miglioria fino alla sua morte, con grande rincrescimento dell'autore. Il quale ritiene che quanto qui abbozzato sia alla base delle sue riflessioni sempre stimolanti e significative ancora oggi, proprio per questa sapienza di vita che ha praticato con umiltà e sagacia.

La lettura è stimolante e la consiglio sia trasversalmente per i due temi: opposizione polare - vita, che secondo losvolgimento del testo, in cui ci sono riprese e ritorni sui punti fondamentali. E' per certi versi un pamphlet contro lo scientismo, l'intuizionismo, il romanticismo e la dialettica hegheliana, con tuttavia una consapevolezza, espressa fin dall'inizio, che dopo i greci e il medioevo, la modernità ha portato un vantaggio, la considerazione del soggetto, e uno svantaggio, la separazione del pensiero astratto dalla vita concreta, che può essere indagata solo con una «visione».

L'opposizione polare è il tentativo riuscito di uscire da questa empasse del pensiero concettuale, per trovare una possibile nuova visione dell'uomoche tenga conto della storia del pensiero, tenendo il meglio e mlasciando cadere ciò che non funziona.

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