Albisetti_Felici_copertina

Valerio Albisetti, Felici nonostante tutto, Edizioni Paoline, Milano 2010, euro 17,00

 

Valerio Albisetti, psicologo e psicoterapeuta, propone da molti anni una psicoterapia centrata sulla persona.

La sua originalità consiste nella definizione di nevrosi.

Albisetti constata come ogni uomo muore e sa di dover morire, ma non vuole morire.

Se la persona si mantiene in questa verità con un equilibrio dinamico, la sua nevrosi sarà ridotta al minimo e potrà vivere la vita senza una eccessiva paura della morte, aperta ai cambiamenti e alle novità della vita, capace di relazioni giuste e piene di amore, sapendo scegliere di volta in volta ciò che la realizza nel rispetto di chi è.

Se invece la persona cerca in vari modi di non voler sapere di dover morire, pur essendo consapevole che dovrà morire e che non vuole morire, la sua vita si fonderà sulla paura della morte e sulla menzogna esistenziale non riconoscendo il proprio destino. Da qui nasce la nevrosi che inevitabilmente si manifesta in varie forme di strumentalizzazione della relazione con l’altro per fare in modo che la verità della propria vita non esca allo scoperto.

La menzogna di fondo crea uno stile di non fiducia che impedisce una vera relazione con l’altro, relazione che è fondamentale per poter vivere come persone vere.

In questo libro che ha uno stile originale di scrittura quasi poetica, così la definisce l’autore stesso, Albisetti percorre le questioni fondamentali che attengono alla vita di una persona: il senso della vita e della realtà, cosa è e come nasce l’identità psichica e personale, il rapporto con la propria origine trascendente e con i propri genitori, essere se stessi, la vita come viaggio caratterizzato dall’amore per sé e per gli altri, secondo il dettato evangelico: ama il prossimo tuo come te stesso.

La sua produzione letteraria, tradotta in numerose lingue, ha avuto una larga accoglienza da parte del pubblico interessato a prendere in mano la propria vita e a dargli un senso vero e profondo.

In allegato un capitolo del libro, quello per me più significativo, su il senso della vita che riprende e attualizza, con il supporto della psicologia personalistica, l’antico detto cristiano: memento mori, ricordati che devi morire.

Il senso della vita (clicca qui)

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